CNA si schiera contro il cartello della case produttrici di camion. Al via un’azione legale per il risarcimento danni
CNA e CNA FITA di Pistoia si schierano a fianco di tutti gli autotrasportatori che hanno subito un danno economico a causa dell’esistenza di un cartello fra le case costruttrici di camion
CNA e CNA FITA di Pistoia si schierano a fianco di tutti gli autotrasportatori che hanno subito un danno economico a causa dell’esistenza di un cartello fra le case costruttrici di camion, promuovendo un’azione legale gratuita per la richiesta dei risarcimenti.
Per ben 14 anni, dal 1997 al 2011, le sei case costruttrici coinvolte hanno alterato le regole della concorrenza compromettendo il libero scambio delle merci e delle tecnologie connesse, causando un danno economico di incredibile portata per i consumatori. L’accordo segreto, di cui la Commissione europea ha accertato l’esistenza nello spazio economico europeo (decisione del 19 luglio 2016), riguarda il prezzo dei mezzi pesanti, la tempistica dell’introduzione delle tecnologie sul controllo delle emissioni e la traslazione sui clienti dei costi delle tecnologie introdotte.
Sono state comminate sanzioni per un totale di 2,93 miliardi di euro, la multa più alta mai imposta dalla Commissione europea. Delle sei società coinvolte cinque hanno ammesso la propria responsabilità in cambio di sconto della sanzione, mentre una ha rifiutato di patteggiare ed il procedimento nei suoi confronti è ancora in corso.
Per tutti gli autotrasportatori che hanno subito un danno dall’esistenza di tale cartello oggi è possibile richiedere un risarcimento. Grazie alla CNA e alla FITA è possibile infatti formulare tale richiesta evitando i costi legali.
“La tutela e il rispetto delle regole della libera concorrenza” commenta il direttore della CNA di Pistoia, Stefano Vivai “sono alla base del lavoro quotidiano delle nostre imprese. È inutile investire in innovazione e alte tecnologie, nella qualità del prodotto, nel miglioramento dei servizi connessi se poi i mercati non sono accessibili a causa di accordi segreti che tutelano solo chi ne fa parte e danneggiano i consumatori e le altre imprese. La CNA, in questo caso, vuol aiutare tutti coloro, che dall’esistenza del cartello potrebbero aver subito un danno, ad ottenere il giusto risarcimento”.