mercoledì, Dicembre 18, 2024
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Edilizia

Cedimento di una porzione di un edifico condominiale: Case History

Cedimento di una porzione di edifico condominiale: risolto mediante realizzazione di Pali Precaricati in acciaio - Milano (MI).

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Tipologia d’intervento eseguito Micropali Precaricati SYSTAB diametro 114 mm – Pali infissi a pressione mediante martinetti idraulici, sfruttando il contrasto offerto dalla struttura da consolidare. Luogo cantiere MILANO

Il Dissesto Risolto

Negli ultimi anni i dissesti dovuti ai cedimenti del terreno e delle fondamenta sono aumentati significativamente. In base alla nostra esperienza, i problemi sono molto spesso connessi alla superficialità e inadeguatezza delle fondazioni. Parliamo in genere di strutture costruite diverse decine di anni fa, con criteri e attenzioni molto differenti da quelli che si usano al giorno d’oggi.

Una tipologia di cedimento che sovente dobbiamo risolvere, è quello dei corpi aggiunti agli edifici primari dotati di piano interrato. Il manufatto aggiunto spesso ha invece il livello più basso posto al piano terra e di conseguenza un appoggio delle fondazioni molto più superficiale rispetto al fabbricato originario. Questa condizione determina, come è facile immaginare, dei cedimenti differenziali tra il corpo principale e quello aggiunto in una seconda fase.

Nella case history qui pubblicata, parliamo proprio di una situazione come quella descritta, che riguardava una porzione di edificio sita nel cortile interno di un importante condominio, in Milano. La porzione interessata dal cedimento è un avancorpo costituito da un solo piano fuori terra, che nel corso degli ultimi tempi si è progressivamente staccato dall’edifico primario, mostrando crepe e lesioni nei muri, via via crescenti in corrispondenza del giunto tra le 2 parti strutturali.

La struttura da consolidare era fondata su un cordolo in c.a. molto superficiale e più largo della muratura di circa 30 cm.

Consolidamento con i Microplai precaricati

Il progettista e la Committenza condominiale, hanno optato per un consolidamento delle fondamenta che permettesse di trasferire i carichi della struttura in profondità, in modo da omogeneizzarne il comportamento rispetto alla porzione di edificio dotata di piano interrato. Ci si è quindi orientati verso un consolidamento fondazioni con micropali. Nel caso di cui scriviamo, però restava da risolvere l’esigenza di un intervento eseguibile in tempi più rapidi possibili e soprattutto senza l’uso di grossi macchinari vista l’ubicazione in un cortile interno di difficile accesso. Perciò l’Ingegnere della Commitenza, ha scelto i Micropali Precaricati SYStab che permettono di unire i pregi di un intervento attivo a bassa invasività con la sicurezza di un consolidamento realizzato fondazioni profonde e trasferimento dei carichi a orizzonti stabili.

Il cantiere di consolidamento con pali precaricati si è svolta con le seguenti fasi:

  • demolizione localizzata del marciapiede esterno, per rendere accessibile la fondazione esistente;
  • carotaggio diametro 130 mm della fondazione originale;
  • fissaggio di piastre in acciaio strutturale, al cordolo della fondazione esistente;
  • infissione dei micropali modulari – diametro 114 mm, con martinetti idraulici solidarizzati alle piastre;
  • monitoraggio costante della struttura con livelli laser;
  • controllo continuo delle pressioni di installazione;
  • raggiungimento della profondità e delle pressioni di progetto;
  • fissaggio finale delle teste palo alle piastre mediante saldatura con i martinetti ancora in azione, in modo da garantire il mantenimento del precarico di ogni singolo micropalo.

Le fasi di consolidamento descritte hanno comportato l’installazione di 4 micropali con diametro 114 mm e lunghezza circa 7 metri. Il consolidamento con tecnica SYStab è stato realizzato in due giornate ed ha consentito la stabilizzazione definitiva della porzione di condominio interessata dal dissesto.

Va evidenziato che l’intervento con questo tipo di micropalo è notevolmente meno invasivo rispetto al sistema di micropalificazione tradizionale in quanto:

  • l’opera viene eseguita completamente a secco, senza uso di acqua né fanghi
  • non viene estratto terreno né prodotto alcun materiale di risulta
  • i tempi di realizzazione sono rapidi
  • le demolizioni e gli scavi vengono ridotti al minimo come dimensioni e soprattutto come tempo di apertura delle escavazioni.

Appare ovvio che in un contesto urbano complesso come il centro di Milano e per il consolidamento di edifici finiti ed abitati, i vantaggi suddetti rappresentano un plus significativo rispetto a quasi tutte le altre tecnologie sul mercato.

Qui il video con le tecniche di intervento utilizzate!

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