Case abusive Valle dei Templi, il parere di Legambiente
“L’abbattimento delle case abusive nella Valle dei Templi, eseguito dal comune di Agrigento e avviato grazie all’intervento della Procura di Agrigento”
“L’abbattimento delle case abusive nella Valle dei Tempi, eseguito dal comune di Agrigento e avviato grazie all’intervento della Procura di Agrigento” a dichiararlo è stato Vittorio Cogliati Dezza, presidente nazionale di Legambiente” questo è l’inizio di un lungo processo che segna una inversione di tendenza nella battaglia contro l’abusivismo edilizio e che restituirà bellezza e legalità ad un luogo che, tra l’altro, è patrimonio dell’umanità.
La Valle dei Templi è un’area archeologica della regione Sicilia caratterizzata dallo splendido stato di conservazione dei suoi templi dorici del periodo ellenico. Secondo gli studi corrisponde all’antica Akragas, monumentale nucleo originario della città di Agrigento. Dal 1997 l’intera zona è stata inserita nella lista dei patrimoni dell’umanità redatta dall’UNESCO, ed è considerata un’ambita meta turistica, oltre ad essere il simbolo della città e uno dei principali di tutta la Sicilia. Inoltre la Valle dei Templi è il sito archeologico più grande del mondo.
Un sito di questo tipo farebbe la fortuna di qualunque nazione, tutti gli stati del mondo investirebbero milioni per proteggerlo e tutelarlo, tutte, tranne l’Italia. Per decenni, l’area archeologica della Valle dei Templi, è stata al centro di un intensa attività di abusivismo edilizio. Un periodo a cui ultimamente sembra essere stata posta la parola fine.
Eppure in questi giorni non sono mancate tensioni e continui tentativi di bloccare le ruspe.
“Siamo convinti che la demolizione delle costruzioni illegali” ha affermato in una nota stampa l’associaizone Legambiente “resti la migliore cura preventiva contro il vecchio e nuovo abusivismo, un fenomeno illegale diffuso in tutta la Penisola che ha contribuito e contribuisce ad aggravare il consumo di suolo, il rischio idrogeologico e a ledere la parte sana dell’economia italiana. Demolire si può e si deve: abbattere un immobile abusivo non è, infatti, una facoltà, ma un preciso obbligo delle amministrazioni previsto dalla normativa vigente”.
Legambiente ricorda che solo nel 2014 sarebbero stati circa 18mila le nuove costruzioni fuori legge, circa il 16% del nuovo costruito (Dati Cresme), con un giro d’affari che supera abbondantemente il miliardo di euro. Tra il 2003, ultimo anno in cui era possibile presentare la domanda di condono edilizio, e il 2011, il Cresme ha censito ben 258 mila case abusive, per un giro di affari illegale, basato sui numeri e sui valori immobiliari medi, che Legambiente valuta in circa 18,3 miliardi di euro.