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Il prossimo 11 novembre a Roma, la giornata nazionale delle professioni aprirà le celebrazioni del cinquantesimo anniversario di Confprofessioni

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Il prossimo 11 novembre a Roma, la giornata nazionale delle professioni aprirà le celebrazioni del cinquantesimo anniversario della Confederazione. Tra tradizione e innovazione, la sfida del professionista 4.0

Una “Giornata nazionale delle professioni” per tracciare il futuro dei professionisti, tra tradizione, identità e innovazione. Sarà questo l’evento clou delle celebrazioni per il cinquantesimo anniversario di Confprofessioni che si svolgerà a Roma il prossimo 11 novembre presso l’Auditorium della Pontificia Università lateranense, e che vedrà la partecipazione dei principali rappresentanti delle istituzioni politiche nazionali, regionali ed europee. E sempre nell’ambito della Giornata nazionale delle professioni, sabato 12 novembre si terrà in Vaticano il “Giubileo dei professionisti”, promosso da Confprofessioni per celebrare l’Anno Santo della Misericordia con l’udienza giubilare di Sua Santità, Papa Francesco.

Il cinquantesimo anniversario della fondazione di Confprofessioni, rappresenta un momento epocale nell’evoluzione del sistema professionale italiano. Da quel lontano 7 novembre 1966, quando un gruppo di professionisti, un po’ pionieri e un po’ visionari, diedero vita alla prima Confederazione sindacale liberi professionisti (Consilp) è passato mezzo secolo e oggi i professionisti si trovano in bilico tra antichi problemi e moderne soluzioni. «In questi 50 anni è cambiato il mondo» afferma il presidente di Confprofessioni, Gaetano Stella. «Abbiamo attraversato 50 anni di storia, ma ad ogni passaggio cruciale la nostra Confederazione, nonostante gli ostacoli e le avversità che ci hanno sempre accompagnato, ha saputo tracciare la rotta dello sviluppo delle libere professioni». Anche la stessa Confederazione è cambiata profondamente e da movimento sindacale ha saputo conquistare un ruolo di primo piano tra gli attori economici e sociali del Paese, fino a diventare Parte sociale ai tavoli della contrattazione, riuscendo a portare la voce dei liberi professionisti sui tavoli delle istituzioni e del potere politico. «Se guardo al passato – continua Stella – mi rendo conto di quanto lavoro resta ancora da fare per dare una visione unitaria alle professioni: un corpo sociale coeso e compatto che sappia andare oltre le specifiche prerogative delle singole categorie».

E sarà anche questo uno dei temi portanti della Giornata nazionale delle Professioni, senza ovviamente dimenticare le conquiste raggiunte in questi ultimi 50 anni nell’ambito del mercato del lavoro, con uno dei contratti collettivi di lavoro tra i più innovativi nell’ambito della contrattazione nazionale; ma anche sul fronte della rappresentanza delle professioni, che ha avuto il suo successo più significativo con il riconoscimento dei fondi europei ai liberi professionisti, come sancito dalla legge di Stabilità 2016. Oggi i professionisti sono una realtà economica riconosciuta a livello europeo come motore dello sviluppo e dell’occupazione, ma il prossimo passo dovrà necessariamente proiettarli verso i nuovi traguardi tracciati dall’innovazione tecnologica e dalla digitalizzazione. Insomma, mantenendo lo spirito pioneristico che ha posto le basi alla nascita del sistema confederale, la prossima sfida sarà il Professionista 4.0.

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