Martinelli Luce Spa
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L’identità è la storia
Martinelli Luce è un’azienda di respiro internazionale con una solida identità caratterizzata da un design che origina dalla natura e dalla purezza delle forme geometriche, da una spiccata vocazione all’innovazione tecnologica e dalla capacità di rispondere alle richieste dei diversi mercati, permettendo così al marchio di imporre nel settore il proprio linguaggio estetico.
Gli apparecchi creati da Martinelli Luce mantengono il loro taglio essenziale quale espressione del migliore design italiano degli anni ’60 e ’70. La collezione si è arricchita nel tempo di lampade sempre più legate alla innovazione formale e tecnologica grazie anche a giovani designer che hanno conseguito, con gli apparecchi prodotti da Martinelli Luce, importanti premi internazionali tra cui il Compasso d’Oro.
L’attitudine alla ricerca e la volontà di proseguire una filosofia d’impresa ispirata al rigore estetico, hanno permesso a Martinelli Luce di imporsi nel settore della Casa, ma anche di ampliare la propria produzione con un’ampia gamma di lampade e sistemi di illuminazione dedicati al Contract. Negli ultimi anni questa divisione ha avuto un forte incremento grazie alla realizzazione di sorgenti di luce con tecnologia applicata alla ottimizzazione della resa energetica ed all’illuminazione di grandi spazi quali hotel, musei, uffici, centri commerciali, negozi, cinema.
Un design in continuo divenire quello di Martinelli Luce che in questo ultimo anno ha consolidato la sua identità internazionale affermandosi in tutto il mondo anche grazie ad una serie di eventi che ne hanno rafforzato la notorietà. Due le occasioni che rappresentano la crescita progettuale ed identitaria di Martinelli Luce: dalla mostra “Gae Aulenti gli oggetti gli spazi” al Triennale Design Museum in ricordo di Gae Aulenti attraverso una selezione dei suoi più iconici oggetti di design, tra cui Pipistrello e Ruspa, prodotti da Martinelli Luce già dagli anni ’60, e la partecipazione alla mostra “Lightopia” del Vitra Design Museum, la prima vetrina dedicata alla cultura ed alla progettualità legata all’illuminazione, dove Martinelli Luce è presente con Pipistrello. Attualmente Martinelli Luce è distribuita in tutto il mondo, in Europa: Italia, Belgio, Cipro, Francia, Germania, Grecia, Lituania, Paesi Bassi, Romania, Spagna, Svizzera, Ucraina; in Asia: Arabia Saudita, Azerbaijan, Bahrein, Emirati Arabi Uniti, Giordania, Kazakistan, Kuwait, Libano, Oman, Qatar, Russia, Siria ed in Australia.
Tra design e funzionalità
Martinelli Luce nasce nel 1950 grazie all’intuizione ed alla volontà di Elio Martinelli, uno dei più significativi designer degli anni S essanta e Settanta, capace di trasmettere alla figlia Emiliana – oggi a capo dell’azienda insieme al figlio Marco – un profondo senso delle proporzioni e del rigore.
Una cultura del design quella di Martinelli Luce, che risulta evidente dalle parole di Emiliana: “noi non abbiamo mai seguito le tendenze, la nostra azienda ha piuttosto rispettato una continuità di forme con lampade fortemente influenzate dalla geometria e dalla natura oltre che dal bianco, il colore dominante nelle nostre collezioni, sin dagli anni Sessanta”.
Per comprendere il senso di queste parole, basta guardare lampade come la Foglia, la Bolla, il Serpente, il Cobra, il Millepiedi, il Dobermann, le Rondini, le Nuvole Vagabonde.
Alcuni di questi apparecchi, insieme ad altri come il Pipistrello, disegnato dall’architetto Gae Aulenti, sono conservati nei più importanti musei di design del mondo.
Quel “razionalismo” che contraddistingue ogni lampada del marchio, anche le più oniriche come Nuvole Vagabonde, è oggi associato allo sviluppo di tecnologie e di soluzioni sostenibili – curate dal figlio di Emiliana, Marco – e rappresenta il tratto fondamentale di una impresa la cui storia comprende lampade che ancora oggi contribuiscono alla identità ed alla crescita del design italiano. “Quando pensiamo ad una lampada per interni o per il contract, la nostra priorità è considerare le abitudini di mercato e del consumatore, che oggi sempre di più ha bisogno di essere affascinato ma anche rassicurato – afferma Emiliana Martinelli. Quando abbiamo a che fare con le luci ed il design, parliamo sempre di oggetti destinati a seguirci per molto tempo, se non per tutta la vita. Per questo è necessario creare oggetti “senza tempo” capaci di attraversare mode e tendenze. Questo è da sempre il nostro punto di forza”.
Insieme al rigore, Emiliana e Marco, oggi proseguono la strada tracciata da Elio Martinelli, che pensava ad un oggetto non solo come disegno o progetto creativo ma anche e soprattutto come applicazione concreta di un processo produttivo. La cultura del design per Martinelli Luce è dunque una “cultura del fare”, incrociando le esperienze e le storie di altri designer che hanno collaborato e collaborano con l’azienda, da Gae Aulenti a Sergio Asti, Lucci e Orlandini, Marc Sadler, Luc Ramael, Studio Lucchi & Biserni, Angelo Micheli, Serge e Robert Cornelissen, Luisa Bocchietto, Michel Boucquillon, Studio 4P1B e Brian Sironi.