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Autocertificazioni al posto dei certificati di collaudo per i padiglioni di Expo 2015: Del Rio smentisce le “voci”

“Per quanto riguarda i padiglioni dell’Expo 2015 è sempre presente il certificato di collaudo statico che non viene sostituito da alcuna autocertificazione”

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Durante il question time di mercoledi 6 maggio alla Camera, il ministro alle Infrastrutture e Trasporti, Graziano Delrio, ha precisato che, per le opere all’interno dell’Expo 2015 di Milano, non è stata effetuata nessuna autocertificazione in sostituzione  dei certificati di collaudo previsti per legge.

 “Per quanto riguarda i padiglioni dei paesi partecipanti all’Expo 2015” ha affermato il Ministro “questi sono passati al vaglio della conferenza di vigilanza integrata che li ha esaminati per consentire l’apertura al pubblico. Il commissario unico ha disposto sopralluoghi di verifica e l’attestazione da parte del direttore dei lavori ovvero di un professionista abilitato. Inoltre, posso affermare con sicurezza è sempre presente il certificato di collaudo statico, che non viene sostituito da alcuna autocertificazione”.

Una dichiarazione che smentisce le voci che per diversi giorni sono circolate su tutto il territorio nazionale, voci che parlavano di padiglioni incompleti e di lavori eseguiti senza rispettare le norme nazionali, da qui infatti l’accusa di avere eseguito i lavori solo attraverso autocertificazioni senza presentare i certificati di collaudo statico previsti obbligatoriamente per legge.

Ma se una polemica si spegna, un’altra se ne accende.

È notizia proprio di queste ore infatti l’abbandono, stando alle prime indiscrezioni, della Regione Sicilia dal cluster dei paesi rivieraschi del mediterraneo, un abbandono condito da polemiche particolarmente aspre.

Non intendiamo versare a Milano neppure uno euro dei tre milioni previsti finché non saranno risolti tutti problemi e non sarà restituito lo splendore della Sicilia e del Mediterraneo” ha affermato l’assessore regionale siciliano Antonino Caleca “Su questo saremo molti rigorosi. Spero che la gestione di Expo 2015 faccia il suo dovere e risolva al piu’ presto tutto. Di certo noi non indietreggeremo di un millimetro“.

La querelle prende spunto proprio dalle vicende legate alla partecipazione dell’Isola a Expo 2015 e che aveva visto gli esponenti della Giunta siciliana criticare aspramente l’organizzazione  del cluster mediterraneo diretta dal palermitano Nino Cartabellota, arrivando addirittura a definirla come “carente sotto tutti i punti di vista” e minacciando l’immediato abbandono del cluster mediterraneo.

Tra le criticità segnalate, la necessità di mettere in sicurezza la zona del palco attraverso una copertura per evitare che le attrezzature subiscano danni a causa di eventuali piogge, la mancanza di visibilità di; prospetti esterni, segnaletica, pulizia e di un adeguato collegamento web.

 

 

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