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Ambiente

Appalti Pubblici: approvata la Legge Delega di recepimento nuove Direttive Comunitarie

Appalti pubblici: approvato in Senato il Disegno di Legge che delega il Governo al recepimento delle nuove Direttive Comunitarie in materia di Appalti Pubblici

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Il ddl sugli appalti pubblici, atteso da oltre un anno e finalmente approvato a larga maggioranza, reca in un solo articolo la delega al Governo per il recepimento delle tre Direttive che andranno a riordinare la normativa attraverso la redazione di un nuovo Codice degli Appalti Pubblici e delle concessioni denominato “Codice degli appalti pubblici e dei contratti di concessione”.

Saranno così abrogate le attuali disposizioni in vigore, in favore di una disciplina di riferimento semplificata.

“Siamo molto soddisfatti del testo approvato in seconda lettura dal Senato”  afferma Angelo Carlini, Presidente di Assistal “perché pone le basi per un cambiamento epocale per il nostro Paese: si tratta di uno strumento che auspichiamo possa snellire i processi ed accrescere la trasparenza in un comparto che tanto ha sofferto anche per la difficoltà di applicazione di norme complesse e anche controverse.

“Inoltre” continua Carlini ”ricorrono i presupposti per migliorare il sistema di qualificazione delle imprese e delle stazioni committenti, unitamente a maggiori garanzie di trasparenza nella aggiudicazione delle gare e nei controlli in fase di esecuzione, che rappresentano utili strumenti per contrastare il fenomeno dei massimi ribassi e delle varianti in corso d’opera”.

Nello specifico, la riforma degli appalti dovrà basarsi sui 72 criteri direttivi contenuti nel testo della Legge Delega.

Tra questi criteri Assistal valuta positivamente il ridimensionamento della possibilità di fare ricorso al “Massimo Ribasso”, in favore del criterio di aggiudicazione dell’offerta economicamente più vantaggiosa misurata sul “miglior rapporto qualità/prezzo”.

Sul fronte dei pagamenti invece, è positivamente valutata anche la previsione dell’obbligo, in capo al committente, della corresponsione diretta al subappaltatore in caso di inadempimento dell’appaltatore, o più semplicemente, dietro richiesta del subappaltatore.

I nuovi criteri di qualificazione delle imprese dovranno essere maggiormente improntati su “criteri di omogeneità trasparenza e verifica delle capacità realizzative, delle competenze tecniche e professionali organiche dell’impresa, nonché delle attività effettivamente eseguite” e connessi a criteri reputazionali basati su parametri oggettivi e misurabili.

“Per quanto riguarda il comparto dei servizi di efficienza energetica e di facility management “  prosegue Carlini “siamo soddisfatti della peculiare attenzione che il legislatore vi ha finalmente posto, anche a seguito di nostre precise sollecitazioni. E’ un comparto nel quale doveva in primis essere chiarita l’esclusiva applicazione del criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, con la definizione di nuovi parametri che esaltino la qualità delle prestazioni rese, e dall’altro dedicare una normativa ad hoc per la qualificazione delle stazioni appaltanti di riferimento, anche a vantaggio della snellezza dei procedimenti di gara”.

Tra i nodi cruciali, a questo punto, restano le tempistiche: il recepimento delle Direttive Europee, infatti, dovrà essere completato entro il prossimo 18 aprile 2016.

“L’Associazione” conclude Carlini “è disponibile a rendere un proprio contributo per la definizione del decreto delegato, per cui ci attendiamo di essere convocati come previsto dalla Legge Delega sugli appalti pubblici “.

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