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Amministratore di condominio: ruolo e requisiti principali

Scopri chi è l’amministratore di condominio, quali sono le sue funzioni, i riferimenti normativi e i requisiti per diventare un professionista del settore.

Amministratore di condominio: ruolo e requisiti principali
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L’amministratore di condominio è una figura professionale qualificata che ha un ruolo di fondamentale importanza nella gestione di un edificio condominiale. Egli è infatti il soggetto a cui i condomini hanno conferito l’incarico di occuparsi degli aspetti amministrativi e gestionali relativi allo stabile. 

È legato ai condomini da un mandato di rappresentanza, contratto che lo obbliga a compiere, come da art. 1703 del Codice Civile, determinati atti giuridici per conto dei mandatari, che in questo caso sono appunto i condomini. 

Data l’importanza di questa figura, il cui ruolo è disciplinato dalla legge, è interessante capire qual è esattamente il suo ruolo e anche come si diventa amministratore di condominio

Amministratore di condominio: riferimenti normativi

Sono vari i riferimenti normativi relativi all’amministratore di condominio, il che ci fa capire l’importanza che il nostro ordinamento giuridico dà a questa figura professionale. Tra le varie norme si ricordano principalmente gli articoli del Codice Civile che vanno dal n. 1117 al 1139, in particolare gli articoli 1129 e 1130 che descrivono dettagliatamente i suoi compiti e i suoi obblighi. 

Fondamentale è poi la Legge 220/2012, la cosiddetta “Riforma del condominio” e la Legge 4/2013 (Disposizioni in materia di professioni non organizzate). 

Si ricorda inoltre il già citato art. 1703 del Codice Civile relativo al contratto di mandato. 

Cosa fa un amministratore di condominio? 

Sono numerose le mansioni di un amministratore di condominio, a prescindere dal numero di condomini, anche se le problematiche di un grande condominio possono essere più complesse. 

Il suo compito principale è ovviamente quello di mettere in pratica le deliberazioni dell’assemblea di condominio

All’amministratore è conferito anche l’incarico della riscossione dei vari contributi e di effettuare tutte quelle spese che sono indispensabili per la manutenzione delle parti comuni dello stabile nonché per l’esercizio dei servizi comuni. 

Sono a suo carico anche il compimento degli atti conservativi che riguardano le parti comuni dello stabile e l’esecuzione dei diversi adempimenti fiscali. 

L’amministratore deve anche disciplinare il corretto uso delle cose comuni nonché la fruizione dei servizi nell’interesse di tutti i condomini. 

Egli deve inoltre occuparsi della tenuta di vari registri ovvero quelli dell’anagrafe condominiale, dei verbali delle assemblee, della nomina e della revoca dell’amministratore e della contabilità condominiale. 

Deve inoltre conservare correttamente tutta la documentazione relativa alla sua gestione ed è inoltre tenuto a fornire le attestazioni di pagamento degli oneri condominiali a quei condomini che ne facciano richiesta. 

Come si diventa amministratore di condominio? 

Non tutti possono diventare amministratori di condominio poiché la legge prevede il soddisfacimento di vari requisiti che sono dettagliatamente specificati dall’articolo 71 del RD 318/42 modificato dalla Legge 220/2012; tra questi si ricorda la frequentazione di un corso di formazione iniziale che è disciplinato dal DM 140 del 13 agosto 2014. 

Il corso deve avere una durata minima di almeno 72 ore e comprende moduli in materia di amministrazione condominiale, sicurezza degli edifici, problematiche e regolamentazione relative alle parti comuni, tecniche per la risoluzione di conflitti, impiego di strumenti informatici, contabilità ecc. 

Annualmente, inoltre, è prevista la frequentazione obbligatoria di un corso di aggiornamento annuale (almeno 15 ore con superamento dell’esame finale). 

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