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A MECI un nuovo approfondimento sul BIM

La 34esima edizione di MECI, la Mostra dell’Edilizia Civile e Industriale, ha concluso il suo programma al centro espositivo Lariofiere di Erba.

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La 34esima edizione di MECI, la Mostra dell’Edilizia Civile e Industriale, ha concluso il suo programma al centro espositivo Lariofiere di Erba. E lo fa nella consapevolezza che, nonostante una situazione di forte difficoltà in cui versa il settore negli ultimi dieci anni, il peso dell’industria delle costruzioni e del suo indotto sull’economia continua ad essere rilevante.

La MECI è diventata nel tempo un’opportunità concreta per integrare i diversi attori della filiera dell’edilizia, portarli a discutere temi di reciproco interesse e a condividere le proprie esperienze specifiche, con l’obiettivo di creare le condizioni per un rilancio del settore su direzioni comuni. Un appuntamento che nasce per i diversi attori della filiera dell’edilizia, creando una forte integrazione tra chi progetta e chi costruisce, unitamente al mondo della pubblica amministrazione.

E’ nuovamente in questo ambito che si è svolto il programma della 34esima edizione di MECI, con due seminari di formazione e aggiornamento promossi dal Collegio Geometri di Como e di Lecco.

Il primo, in programma questa mattinata, alle ore 10, approfondirà il tema del monitoraggio delle strutture e del territorio e vedrà la partecipazione dell’ing. Giorgio Ubbiali; il secondo, previsto nel pomeriggio e organizzato in collaborazione con Unitel, è invece dedicato al B.I.M., il nuovo standard di progettazione ormai diffuso a livello internazionale ed adottato anche dal nuovo codice degli appalti.

“Si tratta di un appuntamento di grandissimo valore perché mette a fuoco i diversi aspetti connessi all’adozione del B.I.M. nel processo di progettazione, con l’obiettivo di accrescere l’efficienza del processo, e analizzare le problematiche, i risvolti positivi e scelte da affrontare per la sua adozione”, afferma Giorgio Ollasci, del Collegio Geometri di Lecco. “È certamente una sfida, oltre che una nuova strada da percorrere, per migliorare la progettazione e la gestione del patrimonio edilizio pubblico – dichiara invece il Geometra Danilo Villa di Unitel, che continua – pensare che gli uffici tecnici comunali possano adottarlo è certamente un’utopia. Ma sicuramente i benefici che deriveranno sul fronte della progettazione dalla sua adozione da parte dei professionisti esterni alla pubblica amministrazione saranno notevoli”.  

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