mercoledì, Dicembre 18, 2024
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Ambiente

In Calabria il primo impianto ibrido ammesso agli incentivi Gse

La centrale integra solare termodinamico e biomasse e ottiene per la prima volta l'ammissione agli incentivi Gse.

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In Calabria il primo impianto ibrido ammesso agli incentivi  Gse. Si tratta del primo impianto ibrido rinnovabile messo in funzione a Rende- L’impianto, primo ad ottenere l’ammissione agli incentivi Gse integra due fonti energetiche e due tecnologie rinnovabili distinti, solare termodinamico e biomasse, due tecnologie profondamente diverse tra di loro,che danno vita “ad un sistema altamente efficiente”.

L’impianto ammesso agli incentivi Gse nasce da un processo studiato e brevettato da Falck Renewables che integra un impianto da 1 MWe di solare termodinamico a concentrazione, tecnologia già di per sé innovativa, ad un impianto già operativo per la produzione di energia elettrica da biomasse da 14 MWe. L’ibridizzazione dei due impianti consente una significativa ottimizzazione di efficienza dell’utilizzo delle fonti coinvolte: l’energia termica da fonte solare integra o sostituisce in parte l’energia termica da biomassa, riducendone così il consumo specifico necessario per la produzione di energia.

L’impianto ibrido, ammesso agli incentivi Gse, di Rende è stato realizzato sulla base del progetto HELIOS, sviluppato da un idea nata nel 2011 proprio per integrare due tecnologie e due fonti energetiche rinnovabili diverse. Nello specifico, lo schema ideato prevede uno scambio di calore tra l’esistente impianto a biomasse ed una nuova sezione solare basata sulla tecnologia CSP

L’impianto a biomassa made in Calabria potrà soddisfare  il fabbisogno energetico annuo di circa 38.900 famiglie, l’apporto fornito dall’impianto solare termodinamico soddisfa infatti  il fabbisogno energetico annuo di 1.150 famiglie e grazie all’ibridizzazione si riesce a soddisfare un fabbisogno annuo di ulteriori 200 famiglie.

Cifre che stanno catalizzando l’attenzione di diversi esperti mondiali, particolarmente interessati a questa nuova tipologia di produzione di energia rinnovabile.

Energie rinnovabili che nonostante le critiche subite nei mesi scorsi da parte di alcuni ingegneri del team di google non sembrano conoscere, per ora, crisi.

La tecnologia sviluppata consente inoltre un risparmio di CO2 di circa 42.200 ton/anno con l’impianto a biomassa, di circa 1.250 ton/anno con il solare termodinamico e di circa 250 ton/anno grazie all’efficienza energetica. L’integrazione dei due impianti fa recuperare ulteriori 550 MWh in termini di efficienza

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