mercoledì, Dicembre 25, 2024
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Riforma catasto

La Toscana assicura la disponibilità digitale dei dati relativi alle infrastrutture di rete del territorio

Nasce in Toscana la banca dati regionale delle infrastrutture di rete presenti sul territorio e nel sottosuolo

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Il Consiglio regionale della Toscana ha approvato a maggioranza la proposta di legge di iniziativa della Giunta con la quale si istituisce un vero e proprio “catasto delle infrastrutture di rete”. La nuova legge disciplina le modalità attraverso le quali la Regione, darà attuazione alla normativa europea e nazionale di riferimento. Attraverso questa legge la regione Toscana cercherà di assicurare la disponibilità in modalità digitale dei dati relativi alle infrastrutture di rete del territorio.

Con questo atto la regione Toscana cerca di disciplinare un corretto uso del sottosuolo, secondo le dichiarazioni ufficiali “ si vuole promuovere e accrescere l’efficienza d’uso delle infrastrutture di rete esistenti, agevolare e coordinare lo scambio di informazioni per la realizzazione delle infrastrutture per la fornitura e distribuzione dei servizi a rete e, in modo particolare, la posa della fibra ottica per le comunicazioni elettroniche a banda larga e a banda ultra-larga

Un progetto dal respiro europeo che secondo diversi addetti al settore porterà la Toscana tra le regioni “virtuose” del settore infrastrutturale europeo.

La norma regionale toscana dettaglia quali informazioni e quali contenuti costituiscono il sistema informativo del catasto delle infrastrutture di rete.

Inoltre, è previsto un aggiornamento costante fra il sistema informativo del catasto delle infrastrutture di rete e il catasto regionale degli impianti.

Per agevolare l’acquisizione delle informazioni che vanno a popolare il sistema informativo, la disposizione prevede che i titolari e i gestori di infrastrutture di rete forniscano le informazioni alla Regione Toscana. Con questa norma, soggetti pubblici e privati coinvolti, con i titolari e i gestori di infrastrutture di rete, sono tenuti al costante aggiornamento delle informazioni, di cui sono detentori. In caso di inosservanza o incompletezza delle informazioni si prevedono sanzioni.

Una soluzione che avrebbe ancora più senso se diffusa su tutto il territorio e non circoscritta a piccola aree diffuse a macchia di leopardo.

 

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