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Fondi Ue per professionisti

Confprofessioni ha partecipato alla prima riunione del Comitato di sorveglianza per l'attuazione dei fondi UE per professionisti

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Fondi UE per professionisti, è stato fatto un altro passo avanti da parte dei liberi professionisti verso i fondi europei. Il 12 ottobre presso l’Auditorium di via Veneto a Roma si è riunito per la prima volta il Comitato con funzioni di sorveglianza e accompagnamento dell’attuazione dei Programmi 2014-2020, che ha visto la partecipazione del presidente di Confprofessioni, Gaetano Stella.

Dopo la pubblicazione del decreto istitutivo, firmato lo scorso 7 agosto dal capo dipartimento per le politiche di coesione, Vincenzo Donato, e dal direttore generale dell’Agenzia per la coesione territoriale, Ludovica Agrò, la partita sui fondi UE per professionisti entra nel vivo. Il Comitato avrà il compito di coordinare le politiche di coesione e, al tempo stesso, avrà funzioni di sorveglianza e accompagnamento dell’attuazione dei Programmi operativi nazionali (Pon) e Regionali (Por) a valere sui fondi strutturali e d’investimento europei; inoltre, dovrà anche monitorare i risultati conseguiti per il raggiungimento degli obiettivi fissati nell’Accordo di Partenariato 2014-2020 dell’Italia, adottato il 29 ottobre 2014 dalla Commissione europea.

 Per l’Italia, sul piatto ci sono oltre 42 miliardi di euro di fondi UE per professionisti, cui si aggiungono 24 miliardi di euro di cofinanziamento nazionale attraverso il Fondo di rotazione per l’attuazione delle politiche comunitarie e altri 4,3 miliardi messi a disposizione dalle Regioni.

Rispetto alla programmazione 2007-2013, caratterizzata da notevoli ritardi della spesa con ancora 12,3 miliardi da spendere entro la fine dell’anno (al 31 maggio 2015 la quota di spesa certificata all’Unione europea – 34,3 miliardi di euro – era pari al 73,6%, un valore inferiore al target nazionale fissato al 76,6%), l’obiettivo fissato nel nuovo Accordo di Partenariato è quello di arrivare nel 2020 al completamento dei programmi di spesa cofinanziati dei fondi strutturali, grazie anche al potenziamento delle strutture che gestiscono i finanziamenti attraverso i cosiddetti Piani di rafforzamento amministrativo (Pra) e all’istituzione del Comitato di sorveglianza dei Programmi operativi nazionali e regionali.

 

“Dopo aver preso parte al gruppo di lavoro” afferma il presidente di Confprofessioni Gaetano Stella ”costituito in seno alla Commissione europea che nell’aprile 2014 ha definito le linee d’azione per rafforzare le attività professionali, ponendo l’accento sulla possibilità da parte dei professionisti di accedere ai bandi europei, la partecipazione di Confprofessioni al Comitato di sorveglianza rappresenta, sotto un certo punto di vista, il riconoscimento all’intenso lavoro svolto a favore dei liberi professionisti teso ad assicurare l’accesso alle risorse comunitarie, nazionali e regionali, indispensabili alla crescita del settore professionale in Italia. Naturalmente, non si tratta di un punto d’arrivo, ma l’inizio di un nuovo percorso, disseminato ancora da numerosi ostacoli tecnici e burocratici che richiedono un ulteriore sforzo per superare quelle rigidità formali che fino a oggi hanno tenuto lontano i professionisti dai bandi europei”.

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