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Cedolare secca, un regime fiscale che semplifica la gestione delle locazioni

Cedolare secca: un'opzione per i proprietari immobiliari che vogliono semplificare la tassazione dei loro redditi da locazione. Tutte le informazioni utili.

Cedolare secca, un regime fiscale che semplifica la gestione delle locazioni
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Un regime fiscale che semplifica la gestione delle locazioni La cedolare secca rappresenta un regime fiscale opzionale che permette ai proprietari di immobili di beneficiare di un’imposta sostitutiva dell’Irpef e delle relative addizionali sul reddito derivante dall’immobile. Optando per questa soluzione, si eliminano anche l’imposta di registro e l’imposta di bollo solitamente richieste per registrazioni, risoluzioni e proroghe dei contratti. Tuttavia, l’imposta di registro resta obbligatoria per la cessione del contratto.

  1. Vincoli e condizioni della cedolare secca
  2. Chi può aderire?
  3. Immobili ammessi e specifiche
  4. Contratti strumentali e categorie speciali
  5. Durata e revoca dell’opzione
  6. Dettagli sull’imposta
  7. Effetti sul reddito complessivo
  8. Sei un architetto? La tua professione richiede un aggiornamento continuo?

Cedolare secca: un’opzione per i proprietari immobiliari che vogliono semplificare la tassazione dei loro redditi da locazione. Tutte le informazioni utili.

La cedolare secca rappresenta un regime fiscale opzionale che permette ai proprietari di immobili di beneficiare di un’imposta sostitutiva dell’Irpef e delle relative addizionali sul reddito derivante dall’immobile. Optando per questa soluzione, si eliminano anche l’imposta di registro e l’imposta di bollo solitamente richieste per registrazioni, risoluzioni e proroghe dei contratti. Tuttavia, l’imposta di registro resta obbligatoria per la cessione del contratto.

Vincoli e condizioni della cedolare secca

Scegliere la cedolare secca significa rinunciare all’adeguamento del canone di locazione, anche se previsto dal contratto, incluse le variazioni legate all’indice ISTAT. L’opzione può essere esercitata sia al momento della registrazione del contratto sia negli anni successivi, in caso di affitti pluriennali. Se non si aderisce subito, le imposte di registro e bollo versate inizialmente non possono essere recuperate.

In caso di proroga del contratto, l’opzione va confermata entro 30 giorni dalla scadenza. La mancata conferma comporta il ritorno alla tassazione ordinaria.

Chi può aderire?

Questo regime è accessibile ai proprietari o titolari di diritti reali di godimento (come l’usufrutto) che affittano immobili per scopi abitativi. Non è applicabile per locazioni legate ad attività imprenditoriali o professionali. Anche i contratti di locazione breve, con durata inferiore ai 30 giorni, possono rientrare nella cedolare secca. A partire dal 2024, l’aliquota è fissata al 21% per il primo immobile e al 26% per le abitazioni successive, purché non si superi il limite di quattro immobili destinati a questa finalità.

Immobili ammessi e specifiche

La cedolare secca si applica a immobili abitativi classificati nelle categorie catastali da A1 a A11, esclusa l’A10 (uffici o studi privati). Anche le relative pertinenze, come garage o cantine, possono essere incluse, purché locate congiuntamente o successivamente all’abitazione principale e con un contratto che evidenzi il vincolo pertinenziale.

In caso di comproprietà, ogni proprietario deve esercitare individualmente l’opzione. Chi non lo fa è soggetto al versamento dell’imposta di registro sulla quota del canone di locazione corrispondente alla sua proprietà.

Contratti strumentali e categorie speciali

Dal 2019, anche i contratti di locazione per immobili commerciali (categoria catastale C/1) di superficie inferiore a 600 mq possono beneficiare della cedolare secca, con un’aliquota del 21%.

Durata e revoca dell’opzione

La scelta di aderire alla cedolare secca resta valida per tutta la durata del contratto, salvo revoca. La revoca può avvenire annualmente e va comunicata entro 30 giorni dalla scadenza dell’annualità precedente. La mancata conferma dell’opzione comporta il ritorno al regime fiscale ordinario.

Dettagli sull’imposta

L’imposta sostitutiva si calcola applicando un’aliquota del 21% sul canone annuo stabilito. Per i contratti a canone concordato, l’aliquota scende al 10% se gli immobili si trovano in comuni con carenza di abitazioni o in aree ad alta tensione abitativa, come individuato dal Cipe.

Effetti sul reddito complessivo

I redditi assoggettati alla cedolare secca sono esclusi dal reddito complessivo ai fini fiscali. Tuttavia, concorrono alla determinazione di parametri economici come l’ISEE e altre detrazioni basate sul reddito familiare.

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