Come aprire un Bed and Breakfast: guida tecnica e normativa per professionisti
Scopri come progettare e avviare un B&B seguendo normativa regionale, requisiti edilizi e criteri igienico-sanitari, garantendo qualità e rispetto delle regole.
Il Bed and Breakfast rappresenta una soluzione sempre più diffusa nel settore turistico, ideale per valorizzare abitazioni private e integrare redditi familiari. Per chi lavora nell’edilizia e nella progettazione, conoscere i dettagli tecnici e normativi per aprire un Bed and Breakfast è fondamentale per offrire consulenze mirate e soluzioni adeguate ai clienti.
Scopri come progettare e avviare un B&B seguendo normativa regionale, requisiti edilizi e criteri igienico-sanitari, garantendo qualità e rispetto delle regole.
Le normative variano da regione a regione e regolano aspetti fondamentali come il numero massimo di camere (da 3 a 6), posti letto (fino a 20) e i periodi di apertura. È indispensabile consultare le leggi regionali o i regolamenti comunali per definire i requisiti richiesti, sia in termini strutturali sia di gestione. La procedura chiave per avviare l’attività è la presentazione della SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) presso lo sportello SUAP del comune.
Con la SCIA, l’apertura della struttura è immediata, ma è essenziale allegare la documentazione richiesta, come planimetrie, certificati di proprietà o affitto, e la polizza di responsabilità civile (ove richiesta). I costi per la gestione della SCIA variano da 30 a 150 euro a seconda del comune.
Requisiti edilizi e urbanistici
Per aprire un Bed and Breakfast, l’immobile deve rispettare specifici requisiti urbanistici e igienico-sanitari. Le camere devono avere una superficie minima di 14 mq per le doppie e 8 mq per le singole. È necessario garantire accessi privati alle stanze e servizi igienici attrezzati con doccia, lavabo, specchio e WC. Il rispetto delle normative sugli impianti – elettrici, idraulici e di riscaldamento – è obbligatorio.
Gli immobili devono inoltre essere conformi al regolamento edilizio locale e alle normative di sicurezza. Per i geometri, questa è un’opportunità per offrire consulenze e redigere documenti tecnici come planimetrie e relazioni urbanistiche.
Gestione saltuaria e requisiti minimi
L’attività deve mantenere un carattere occasionale. In alcune regioni è obbligatoria una chiusura annuale di almeno 90 giorni. Questo permette di operare senza aprire una partita IVA, inquadrando i proventi come redditi diversi. Tuttavia, per redditi superiori a 65.000 euro, è necessario adottare il regime forfettario, aprendo la partita IVA.
Progettazione e valorizzazione degli spazi
Un B&B ben progettato deve garantire comfort e funzionalità. Le camere devono essere arredate con letti, armadi, comodini e lampade. La cucina, se destinata alla colazione, deve rispettare le norme HACCP, qualora i prodotti siano manipolati direttamente dal titolare. I geometri possono aiutare i clienti a ottimizzare gli spazi e a conformare gli immobili alle normative, aumentando il valore della struttura.
Adempimenti obbligatori per la gestione
I titolari devono comunicare le presenze degli ospiti alle autorità di pubblica sicurezza e agli uffici regionali, come previsto dalla normativa ISTAT. Inoltre, devono esporre i prezzi in modo chiaro all’interno della struttura.
Soluzioni imprenditoriali avanzate
Per chi vuole superare le limitazioni tipiche del B&B, l’apertura di un’attività di affittacamere rappresenta un’alternativa più strutturata. Questa tipologia consente un maggior numero di camere e posti letto e richiede l’iscrizione al Registro delle Imprese.
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