2014 – 2020: I Fondi Europei a disposizione dei professionisti tecnici ammontano a 454 miliardi
L'Italia in seconda posizione nell'ammontare dei fondi europei a disposizione di liberi professionisti per rilanciare la crescita
Quanto viene destinato dall’Unione Europea per lo sviluppo intelligente, sostenibile e inclusivo, per le tematiche strategiche alla ricrescita? La risposta è: 454 miliardi di fondi europei nel periodo 2014 – 2020. Se a questo importo sommiamo il cofinanziamento nazionale, si arriva a 637 miliardi di risorse da spendere per rilanciare lo sviluppo. Non è tutto. O meglio, quello che può interessarci maggiormente, è che nella grande cornice che racchiude i vari strumenti di finanziamento comunitari, l’Italia è al secondo posto per i SIE, i fondi strutturali e di investimento europei.
La torta complessiva dei fondi europei messa sul tavolo dalla Ue si compone di 5 fondi principali oltre la Garanzia Giovani. I più conosciuti sono il Fesr, il Fondo europeo di sviluppo regionale, e il Fse, il Fondo sociale europeo.
Solo per il primo, che riguarda la fetta più consistente, si tratta del 43% delle risorse totali messe a disposizione, che per l’Italia equivalgono a 20,7 miliardi, pari al 10%. Una disponibilità seconda per ammontare solo alla Polonia, che raccoglie 40,2 miliardi. Si eguaglia la situazione anche per il Fse, dove Roma nuovamente segue Varsavia. E solo nel Fondo Europeo per gli affari marittimi e la pesca, l’Italia è terza, completando una sorta di palmares dei Paesi che si aggiudicano le misure a sostegno da parte dell’Europa.
Su queste e altre opportunità, come ogni mese, viene pubblicato il monitoraggio svolto durante agosto per “Geometri in Rete” dal gruppo di consulenti dedicati di Geoweb.
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