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Proposta di acquisto: definizione e funzionamento del primo passo nell’acquisto di un’abitazione

Proposta di Acquisto: che cosa è, come scriverla e come comportarsi in caso di accettazione o respinta.

Proposta di acquisto: definizione e funzionamento del primo passo nell'acquisto di un'abitazione
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Proposta di acquisto: definizione e funzionamento del primo passo nell’acquisto di un’abitazione. Stai valutando che sia giunto il momento di compiere un passo importante: acquistare un’abitazione. Tuttavia, prima di iniziare la tua ricerca tra annunci e agenzie immobiliari, è essenziale familiarizzare con alcune delle fasi cruciali di un processo che di certo non è rapido.

  1. Proposta di acquisto immobiliare: cos’è
  2. Cosa deve includere una proposta d’acquisto?
  3. Proposta d’acquisto: durata e tempo trascorso dopo aver presentato l’offerta
  4. Caparra: come versarla e quanto ammonta
  5. Proposta d’acquisto accettata: cosa avviene successivamente
  6. Cosa succede in caso di proposta respinta?
  7. Sei un geometra? La tua professione richiede un aggiornamento continuo?

Proposta di Acquisto: che cosa è, come scriverla e come comportarsi in caso di accettazione o respinta.

Il primo stadio per diventare proprietari di un immobile riguarda la proposta di acquisto, ovvero la dichiarazione attraverso la quale l’acquirente manifesta la propria intenzione di acquistare un bene per un determinato importo.

Proposta di acquisto immobiliare: cos’è

Si tratta di un’intesa privata tra le parti coinvolte, in cui vengono stabiliti gli impegni e le disposizioni che faranno parte del contratto di vendita definitivo. Di norma, è accompagnata da un importo in denaro considerato come caparra.

Cosa deve includere una proposta d’acquisto?

È fondamentale che l’offerta d’acquisto includa:

  • i dettagli identificativi dell’immobile;
  • le garanzie di vendita, ovvero questioni catastali, assenza di difetti nascosti e assicurazione che tutte le tasse relative all’immobile siano state saldate;
  • prezzo, metodo, tempistica e termini di pagamento. Ad esempio, si può indicare che l’offerta è condizionata al finanziamento. Che significa? È una clausola che annulla l’impegno di acquisto se al potenziale compratore, che non dispone di tutto il denaro necessario, non viene accordato il finanziamento dalla banca.

Dopo aver ricevuto l’offerta d’acquisto, il venditore ha tempo per ponderarla, successivamente può rifiutarla, accettarla o modificarla e presentarla nuovamente all’acquirente.

Una volta superata questa fase negoziale, le parti sottoscriveranno il contratto preliminare di vendita, noto anche come compromesso, con cui si impegnano legalmente a portare a termine l’acquisto.

Proposta d’acquisto: durata e tempo trascorso dopo aver presentato l’offerta

La legge non stabilisce una durata specifica. Secondo la pratica comune, si potrebbe concordare che l’offerta d’acquisto abbia una “validità” che varia da una settimana fino a un massimo di un mese, ma in questo caso non ci sono limiti prestabiliti.

In ogni caso, il venditore non ha tempo illimitato per decidere se accettare o meno l’offerta, o per presentare una controproposta al potenziale acquirente.

Caparra: come versarla e quanto ammonta

L’importo destinato a caparra di un’offerta d’acquisto può essere pagato tramite assegno bancario non trasferibile, assegno circolare o bonifico bancario, immediato o meno.

Come per la durata, anche per quanto riguarda la caparra non esiste una regola scritta che ne stabilisca l’importo. Di solito corrisponde a circa il 10% del prezzo concordato (ad esempio, su un immobile da 150mila euro sarà di 15mila euro), ma è possibile versare un importo maggiore o anche inferiore.

Proposta d’acquisto accettata: cosa avviene successivamente

Se il venditore accoglie sia le condizioni finanziarie sia le altre clausole presenti nell’offerta d’acquisto, deve semplicemente firmarla: a questo punto entrambe le parti sono vincolate a quanto indicato e qualsiasi modifica o aggiunta sarà consentita solo se acquirente e venditore saranno concordi.

Pertanto, è fondamentale esaminare attentamente l’offerta e, se necessario, farsi affiancare da un professionista, per evitare di essere vincolati, ad esempio, a termini di pagamento o a scadenze di consegna dell’immobile che non si riescono a rispettare.

Cosa succede in caso di proposta respinta?

Se il proprietario decide di non firmare l’offerta, dovrà restituire la caparra all’acquirente, il quale valuterà se modificare le condizioni inizialmente proposte o se cercare un altro immobile.

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