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Attualità

Il Libro d’oro delle Professioni

I primi 25 anni di ItaliaOggi al fianco dei professionisti: personaggi, battaglie, prospettive raccolti in una pubblicazione oggi in edicola

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Con un inserto celebrativo dei suoi primi 25 anni ItaliaOggi ha voluto dare voce, ancora una volta, ai suoi lettori. Il Libro d’oro delle Professioni: un’apprezzata sorpresa in edicola questa mattina insieme all’edizione del lunedì della testata dalle tipiche pagine color giallo. Ricordando l’orgoglio dei suoi giornalisti che lavorano per il ‘quotidiano dei professionisti dell’economia’, nell’editoriale il direttore Pierluigi Magnaschi ha illustrato un contesto ben variegato che, però, accomuna molte professioni. Digitalizzazioni e informatizzazioni sono i temi generali e trasversali da lui indicati al primo posto, così come la forte esigenza del recupero di un ruolo fiduciario di consulenza. Con questo passo, il giornalista attraversa lunghi corridoi, che portano in altri ambienti ‘comuni’, come la richiesta di percorsi di Alternanza Scuola Lavoro e la rivisitazione dei percorsi universitari, soluzioni necessarie per formare neolaureati con un’idea più precisa sul domani lavorativo.

Non manca, in questo cammino, il sostegno del Ministro della Giustizia Andrea Orlando, che nel suo testo ha sottolineato: “Anni di crisi hanno spinto ai margini del mercato del lavoro fasce significative di giovani professionisti, per effetto, da un lato, della contrazione della domanda di occupazioni altamente qualificate e, per altro, di una scelta quasi obbligata di lavoro professionale in mancanza di altri sbocchi occupazionali. La consapevolezza di queste difficoltà è all’origine dell’iniziativa che ho preso in materia di equo compenso e di clausole vessatorie. Si tratta di un provvedimento necessario per tutelare il libero professionista nelle situazioni di forte squilibrio contrattuale rispetto al committente, su cui ho assicurato il mio massimo impegno. Mi aspetto che il Governo voglia quanto prima dar seguito all’iniziativa avviata e che entro la fine della legislatura si traduca in una legge dello Stato”.

Nell’elogio alla ricorrenza, l’impegno dei suoi principali promotori si è profuso per i Geometri Italiani anche in una testimonianza esclusiva e, per molti aspetti, speciale. Ecco le dediche rilasciate dai protagonisti: “Senza geometri non esisterebbero le cose. Con stima e riconoscenza per come rendono possibili i progetti difficili o lunari. Paolo Panerai”.

“Con la grande stima ed ammirazione di chi (come professore di estimo) ha avuto per allievi i futuri geometri. Gente speciale. Pierluigi Magnaschi”. “La geometria ai geometri. Con stima e affetto, Marino Longoni”.

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