Riforma del Catasto: il Governo vuole ridefinire il valore degli immobili.
Riforma del catasto e ridefinizione del valore degli immobili: come potrebbe cambiare l’IMU e chi pagherà più di quanto paga oggi?
La riforma del catasto sta catalizzando l’interesse di politici e cittadini. Allo studio del Governo, la riforma del catasto andrà a introdurre nuove misure fiscali e un deciso cambiamento sulla materia catastale.
La novità maggiore, se la riforma vedrà definitivamente la luce, sarà probabilmente la ridefinizione del valore catastale degli immobili e quindi una modifica fiscale per quanto riguarda il versamento dell’IMU.
Riforma del catasto e ridefinizione del valore degli immobili: come potrebbe cambiare l’IMU e chi pagherà più di quanto paga oggi?
La grande novità della Riforma del Catasto sarà la conseguente rivoluzione dell’IMU. Le tasse sugli immobili vedranno subiranno cambiamenti e variazioni.
Riforma del Catasto, un riforma vecchia 25 anni.
Quando si parla di riforma della materia catastale non si fa latro che riprendere un vecchio discorso che in Italia gira almeno da 25 anni.
Oggi, il sistema catastale è strutturato sulla base degli estimi (valori teorici applicati sui canoni d’affitto elaborati negli anni 80 del 900) e che allo stato attuale non risultano più adeguati alle mutate esigenze del mercato del mattone e alle caratteristiche della società moderna.
Il mancato adeguamento degli estimi catastali alle esigenze e ai cambiamenti della società moderna ha causato uno scollamento tra il valore reale attuale degli immobili e il valore indicato dagli estimi.
Come cambierà il valore degli immobili?
Abbiamo già evidenziato come oggi il valore degli immobili non sia aderente alla realtà del mercato immobiliare. Le grandi città si ritrovano oggi in una situazione in cui le zone centrali con abitazioni d’epoca di pregio, si caratterizzano per valori immobiliari superiori a quelli delle nuove costruzioni (con stessa superficie) site in periferia.
La riforma allo studio del governo punta a rideterminare le destinazioni d’uso dei vari immobili, facendo distinzione tra immobili ordinari e immobili speciali. Gli edifici coperti dai beni culturali andrebbero a costituire a una specifica categoria a parte, distinta da immobili ordinari e speciali.
Dal concetto di vano al calcolo del metro quadrato.
Un cambiamento, che possiamo definire come epocale, sarà sicuramente il passaggio dal vano al metro quadrato. Il cambiamento modificherà profondamente le attività di determinazione del valore immobiliare degli immobili ordinari che sarebbero calcolati utilizzando il metro quadro e non più il numero dei vani.
Aggiornamento estimi catastali.
La riforma catastale allo studio del Governo prevede inoltre, e qui troviamo diverse discussioni tecniche che seguiremo nelle prossime settimane, una decisa riforma degli estimi catastali che andranno aggiornati sulla base di un parallelo aggiornamento delle banche dati immobiliari effettuato sulle informazioni recuperato dalle dichiarazioni dei redditi dei contribuenti.
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