Stima del Pil e dell’occupazione a livello territoriale
L’Istat, con la nota diffusa lo scorso 22 Giugno, ha reso note le stime preliminari relative al Pil e livello occupazionale del 2016.
I dati indicano che nel 2016 il Prodotto interno lordo, a valori concatenati, ha registrato un aumento in linea con quello nazionale nel Mezzogiorno (+0,9%), lievemente inferiore nel Centro (+0,7%) e nel Nord-ovest (+0,8%) e superiore alla media nazionale nel Nord-est (+1,2%).
L’istituto di statistica specifica per ciò che riguarda i comparti che “Nel Nord-est i risultati migliori riguardano l’agricoltura (+4,5%) e il settore che comprende commercio, pubblici esercizi, trasporti e telecomunicazioni (+2,3%). È in crescita anche il valore aggiunto dell’industria (+0,9%), dei servizi finanziari, immobiliari e professionali (+0,7%) e degli altri servizi (+0,3%). Viene però sottolineato che “risulta in calo solamente il valore aggiunto delle costruzioni (-1,5%).”
Buoni i risultati del Nord-ovest dove si registrano vari positivi per l’agricoltura (+1,9%) e per il settore che raggruppa commercio, pubblici esercizi, trasporti e telecomunicazioni (+1,9%) . Sono in crescita anche industria (+1,1%) e costruzioni (+1,0%). Registrano un calo i servizi finanziari, immobiliari e professionali (-0,4%) e gli altri servizi (-0,6%).
Al Centro, dove la crescita è più modesta, il valore aggiunto in più, spiega l’istituto, “ presenta variazioni positive solo per i servizi finanziari, immobiliari e professionali (+1,3%) e l’industria (+0,8%). I restanti settori registrano diminuzioni: -1,9% in agricoltura, -0,3% nelle costruzioni e -0,1% nel settore che comprende commercio, pubblici esercizi, trasporti, telecomunicazioni e negli altri servizi”.
Per quel che concerne il Sud, il Pil ha registrato nel 2016 “un significativo recupero crescendo in linea con la media nazionale. L’aumento del valore aggiunto è più marcato nell’industria (+3,4%) e nel settore che raggruppa commercio, pubblici esercizi, trasporti e telecomunicazioni (+1,4%). Segnano un incremento modesto i servizi finanziari, immobiliari e professionali (+0,3%) e gli altri servizi (+0,2%).” Il calo più forte, invece, si registra nel comporto dell’agricoltura (-4,5%) e seppur in maniera limitata, per le costruzioni (-0,1%).
Incoraggianti, secondo l’Istituto di statistica, i dati sull’occupazione (misurata in termini di numero di occupati). Quest’ultima, infatti, è cresciuta, nel 2016, dell’1,3%. L’aumento maggiore si è registrato nelle Regioni del Nord-est (+1,8%), seguite da quelle del Mezzogiorno (+1,6%) e del Nord-ovest (+1,0%). Nelle regioni del Centro la crescita è inferiore alla media e risulta pari allo 0,6%.
Per quel che riguarda gli andamenti settoriali dell’occupazione, nel Mezzogiorno la crescita riguarda, in particolare l’industria, il settore che comprende commercio, pubblici esercizi, trasporti e telecomunicazioni e gli altri servizi (rispettivamente +2,6%, +2,1% e +2,0%). Spiega la nota che “Nel Nord-est gli aumenti più marcati si registrano per i servizi finanziari, immobiliari e professionali (+5,0%) e per l’agricoltura (+4,4%). Il Nord-ovest è caratterizzato da incrementi maggiori nel commercio, pubblici esercizi, trasporti e telecomunicazioni (+3,0%) e nei servizi finanziari, immobiliari e professionali (+1,0%). Anche nel Centro, i risultati migliori riguardano i servizi finanziari, immobiliari e professionali (+3,0%) e l’agricoltura (+2,3%)”.