3 milioni di addetti per l’edilizia green
Formare all'edilizia green i tre milioni di italiani che lavorano nel settore per riqualificare il parco di edifici a “energia quasi zero” entro il 2020.
Formare all’edilizia green i tre milioni di italiani che lavorano nel settore per riqualificare il parco di edifici a “energia quasi zero” entro il 2020. Un obiettivo possibile secondo Anna Moreno, ricercatrice dell’Enea che coordina Bricks (Building Refurbishment with Increased Competences, Knowledge and Skills), un progetto europeo dell’iniziativa strategica Build Up Skills – Pillar II, co-finanziato dal programma europeo Intelligent Energy Europe.
“Solamente attraverso una manodopera specializzata e che conosca bene tutte le tecnologie legate all’edilizia greensi potrà raggiungere l’obiettivo di un parco edilizio a energia zero. Sta ai politici capire che questa strada è percorribile e che a lungo termine ci libera da una bella fetta di dipendenza dalle fonti fossili e riduce notevolmente l’inquinamento delle città”, chiarisce la Moreno.
Proprio sul fronte della formazione professionale, l’Italia è dietro agli altri Paesi europei. Per questo, spiega ancora la Moreno, “è ancora più importante fare in modo che tutti quelli che lavorano in ambito edilizio abbiano una formazione indirizzata verso edifici a energia zero”. “La tecnologia già esiste e l’Italia è leader in molti dei settori legati alle fonti rinnovabili e alle tecnologie per l’efficienza energetica, bisogna fare in modo che tutto questo diventi patrimonio comune”.
Il progetto Bricks (2014 – 2017) cerca proprio di tracciare il percorso in questa direzione, partendo dalla definizione di un repertorio nazionale dei mestieri nel settore dell’edilizia e dallo sviluppo di strumenti e metodologie per realizzare un sistema di formazione che porti a migliorare abilità e competenze dei lavoratori impegnati nella riqualificazione energetica degli edifici e nell’uso di fonti rinnovabili. pannelli fotovoltaici”. Oltre all’Enea, partecipano al Bricks 15 organismi nazionali e oltre 50 partner associati, tra i quali il ministero dell’Ambiente, il ministero dell’Istruzione e gran parte delle Regioni, con una formula aperta ad ulteriori adesioni.