“3.36” è l’ora del comitato civico di Amatrice e Accumuli
Il rischio sismico può essere fronteggiato in maniera strutturale implementando l’efficacia delle metodologie già esistenti.
Il rischio sismico può essere fronteggiato in maniera strutturale implementando l’efficacia delle metodologie già esistenti. Nel suo ultimo editoriale, il Presidente CNGeGL Maurizio Savoncelli interviene sul ruolo dello Stato, dei professionisti, dei cittadini anticipando il sentimento delle comunità colpite dal sisma
“Lo Stato ha la responsabilità di affrontare i costi della messa in sicurezza del patrimonio immobiliare pubblico utilizzando risorse specifiche e fondi UE (ai quali si accede mediante progetti che espongono chiarezza metodologica e finanziaria), e adottare politiche di incentivazione economica per quello privato: forti sgravi fiscali per chi ha redditi elevati, contributi a fondo perduto per gli incapienti”.
“Le valutazioni potranno essere eseguite dai professionisti tecnici, figure tradizionalmente incaricate dal Dipartimento della Protezione Civile alla compilazione delle schede di rilevamento danno, pronto intervento e agibilità per edifici ordinari nell’emergenza post-sismica (AeDES). In questa prospettiva, è necessario che essi possano operare in regime di sussidiarietà rispetto alla PA (che mantiene in capo le attività di programmazione, coordinamento e controllo), sgravando i cittadini da incombenze burocratiche e procedure amministrative percepite come vessatorie. Riconoscere ai cittadini un ruolo attivo nell’attuazione di un piano nazionale antisismico (che il Governo è risoluto a lanciare), assegnando autonomia nella scelta del professionista tecnico, significa investirli della responsabilità di agire «in casa propria» per il bene della collettività”.
Con la sua posizione, espressa in un editoriale firmato ieri su Italia Oggi, il Presidente CNGeGL Maurizio Savoncelli ha colto anticipatamente le motivazioni che hanno spinto i fondatori del comitato civico “3.36”. Il gruppo che si costituirà formalmente domani, sabato 17 settembre, si pone l’obiettivo di rappresentare le comunita’ di Amatrice e Accumoli nel percorso di ricostruzione dopo il terremoto del 24 agosto. Aperto alla partecipazione dei liberi cittadini, delle associazioni del territorio dei due centri e a qualsiasi altro soggetto colpito dal sisma, il comitato ha l’intento di intervenire nel percorso di ricostruzione, dialogando direttamente con il Commissario straordinario alla ricostruzione, Vasco Errani. Sabato, oltre allo statuto, verranno definite anche le cariche di coordinamento.